In
ottemperanza agli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana, le iniziative che
riguardano proposte di cooperazione permanente al fine di garantire davvero
l’effettiva crescita e innovazione del Sistema Paese è da segnalare sicuramente
la presentazione da parte di Assinter dei risultati della “Ricerca sui Modelli
organizzativi e di Governance delle Società Pubbliche Regionali ICT” e il “Rapporto 2012 sull’innovazione
nell’Italia delle Regioni” (RIIR) proposto da CISIS, ossia l’associazione tra
le regioni e le province autonome costituita nel 1989 come organo tecnico della
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per le
materie di Sistemi Informatici, Geografici e Statistici. Le regioni definiscono
in questo modo iniziative e prospettive del loro accordo di “cooperazione
permanente” attraverso progetti interregionali volte al potenziamento della
società dell’informazione, in attuazione a quanto promosso proprio dall’Agenda
Digitale. obiettivi di tale programma di sviluppo sono: la condivisione di
politiche d’innovazione, l’individuazione di una cultura condivisa del
monitoraggio e dei risultati, la possibilità di rinnovare dati e modelli
interpretativi riguardanti l’innovazione, il rendersi parte attiva nella produzione
e nella diffusione delle informazioni che le riguardano. Il RIIR oltre a
riportare i risultati su temi già affrontati negli scorsi anni, come le policy
e la governance, la cooperazione applicativa e quant’altro, approfondisce
tematiche regolate dalla normativa vigente, quali la firma digitale, gli
sportelli unici, la sicurezza informatica, e-commerce, alfabetizzazione e
scuola digitale, cloud, ricerca e innovazione, ecc.
In
particolare le tematiche affrontate dal RIIR riguardano l’innovazione del tessuto
delle infrastrutture, quali la banda larga che dovrebbe interessare aree
marginali e soggette in tal senso a fallimento di mercato, in un’ottica di
cooperazione applicativa che consenta lo scambio di informazione e servizi
interoperabili tra di loro.
Altro
punto importante del Rapporto elaborato dal CISIS è l’e-government, con la
distribuzione e diffusione di oltre 20 milioni di carte regionali dei servizi
in 14 regioni, garantendo così l’accesso a servizi di carattere sanitario,
destinati alle imprese, al pagamento dei tributi, al diritto allo studio, di
tipo catastale e territoriale in senso più ampio. I Sistemi Informativi
Territoriali di province e regioni consentono l’utilizzo online dei dati
territoriali, del Fascicolo Sanitario Elettronico, già realizzato in 5 regioni
e province, (Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana e
Sardegna) e in fase di sperimentazione in 7 (Piemonte, Liguria, Marche,
Toscana, Veneto, Abruzzo, Campania e Basilicata). Altro obiettivo del RIIR è
quello dell’istituzione di luoghi e opportunità di alfabetizzazione digitale,
tramite i Punti di Accesso Assistiti e appropriati corsi di formazione e
approfondimento.
Più
di cinque miliardi sono stati stanziati per gli interventi 2007-2013 per l’innovazione
della società dell’informazione, tra risorse regionali, nazionali e
comunitarie, investendo soprattutto sulla sanità elettronica e sulla ricerca.
Particolare
attenzione viene posta nei confronti della “governance”, in base alla
costituzione delle cosiddette “Community networks”, a conferma del successo di
queste dinamiche di cooperazione e della possibilità di dare continuità e
sostenibilità alle politiche attuate.
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