giovedì 4 giugno 2015

Tecnologie per l'integrazione a scuola

L’integrazione dei disabili si configura come un tema di grande attualità: quotidianamente se ne discute ovunque, con riferimento al mondo del lavoro, dello sport, ma soprattutto in ambito scolastico poiché è da lì che dovrebbe iniziare il cammino del bambino diversamente abile, verso una progressiva autonomia di pensiero, di azione e, più globalmente, di vita.
Attualmente l’ impiego delle tecnologie didattiche nelle scuole italiane, in un quadro di rinnovata sensibilità fattiva di fronte ai problemi di inserimento dei disabili a scuola, ha suscitato nuove riflessioni, idee, ha creato nuove aspettative, ha offerto qualche speranza nuova in più, ma soprattutto consente di guardare con rinnovato ottimismo al rapporto didattica- disabilità.
Periferiche hardware sempre più perfezionate e adattive hanno risolto il problema dell’accesso all’elaboratore per molte categorie di disabili, software sempre più sofisticati e “intelligenti” sono a disposizione dei docenti che vogliano usarli per venire incontro a bisogni o difficoltà specifiche dei propri alunni.
I tempi sono maturi per affermare quanto l’uso del computer può validamente supportare l’apprendimento migliorandone l’efficacia, principalmente se si fa riferimento a strumenti ed ausili tecnologici in grado di cambiare radicalmente la qualità e i livelli di apprendimento.
Esempio significativo di come lo strumento informatico possa addirittura aprire possibilità prima precluse è il fatto che oggi anche il disabile motorio può scrivere utilizzando un computer corredato di opportune periferiche, oppure un cieco può accedere alla lettura di testi grazie all’uso della sintesi vocale.
Il settore della scuola, di rilevanza cruciale, ha contribuito validamente alla diffusione delle idee di autonomia, autosufficienza, parità di diritti del disabile, fornendo grande impulso non solo alle idee ma anche alle soluzioni operative.
L’idea di integrazione scolastica del disabile, di cui l’Italia si è fatta pioniera fin dagli anni ’70, ha nel tempo acquistato sempre più forza e si è andata configurando sotto duedistinte prospettive:

integrazione sociale:attraverso cui il soggetto siinserisce a pieno diritto nel gruppo, sentendosi parte integrante della comunità in cui vive;
integrazione formativa: che consente al disabile di sfruttare appieno il proprio potenziale intellettivo per ampliare le proprie conoscenze, incrementare competenze, acquisire e/o migliorare operatività specifiche.
Proprio dal punto di vista dell’integrazione formativa può entrare in gioco in maniera funzionale l’impiego degli strumenti tecnologici, la cui funzione risulta essere duplice: abilitante o riabilitante.
Usare il computer con una funzione abilitante, vuol dire mettere il disabile in condizione di svolgere attività altrimenti precluse (riprendendo l’esempio di prima, scrivere per i disabili motori gravi); molto più sfaccettata è la situazione che emerge quando si guarda al computer come strumento riabilitante, quando cioè si intende farne un uso eminentemente rieducativo, come supporto alla didattica tradizionale per:

- migliorarne l’efficacia,
- stimolare/potenziare processi cognitivi,
- promuovere l’acquisizione di capacità operative in alcuni settori,
- superare delle difficoltà di apprendimento legate a problemi di comprensione, elaborazione e strutturazione delle informazioni e delle conoscenze.

Tuttavia, in entrambi i casi, l’uso dello strumento tecnologico, consente un elevato grado di individualizzazione degli interventi formativi, altrimenti impensabile.
Come afferma M. Ott, permette di reinventare situazioni di apprendimento individuale, cooperativo o collaborativo in cui l’attività degli studenti è diversificata, ma con metodi, strumenti, ritmi diversi, si muove su binari distinti ma paralleli, nella stessa direzione.
E’ dunque estremamente importante riuscire a sfruttare le potenzialità di individualizzazione offerte dalla tecnologia per fare nuovi passi in avanti verso un’integrazione reale, per dare un nuovo impulso alle strategie di adeguamento di competenze, di miglioramento ed acquisizione di nuove capacità per i soggetti con difficoltà.

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