martedì 16 aprile 2013

Definizione e realizzazione di una rete di cooperazione del Sistema Paese


In ottemperanza agli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana, le iniziative che riguardano proposte di cooperazione permanente al fine di garantire davvero l’effettiva crescita e innovazione del Sistema Paese è da segnalare sicuramente la presentazione da parte di Assinter dei risultati della “Ricerca sui Modelli organizzativi e di Governance delle Società Pubbliche Regionali ICT” e  il “Rapporto 2012 sull’innovazione nell’Italia delle Regioni” (RIIR) proposto da CISIS, ossia l’associazione tra le regioni e le province autonome costituita nel 1989 come organo tecnico della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per le materie di Sistemi Informatici, Geografici e Statistici. Le regioni definiscono in questo modo iniziative e prospettive del loro accordo di “cooperazione permanente” attraverso progetti interregionali volte al potenziamento della società dell’informazione, in attuazione a quanto promosso proprio dall’Agenda Digitale. obiettivi di tale programma di sviluppo sono: la condivisione di politiche d’innovazione, l’individuazione di una cultura condivisa del monitoraggio e dei risultati, la possibilità di rinnovare dati e modelli interpretativi riguardanti l’innovazione, il rendersi parte attiva nella produzione e nella diffusione delle informazioni che le riguardano. Il RIIR oltre a riportare i risultati su temi già affrontati negli scorsi anni, come le policy e la governance, la cooperazione applicativa e quant’altro, approfondisce tematiche regolate dalla normativa vigente, quali la firma digitale, gli sportelli unici, la sicurezza informatica, e-commerce, alfabetizzazione e scuola digitale, cloud, ricerca e innovazione, ecc.
In particolare le tematiche affrontate dal RIIR riguardano l’innovazione del tessuto delle infrastrutture, quali la banda larga che dovrebbe interessare aree marginali e soggette in tal senso a fallimento di mercato, in un’ottica di cooperazione applicativa che consenta lo scambio di informazione e servizi interoperabili tra di loro.
Altro punto importante del Rapporto elaborato dal CISIS è l’e-government, con la distribuzione e diffusione di oltre 20 milioni di carte regionali dei servizi in 14 regioni, garantendo così l’accesso a servizi di carattere sanitario, destinati alle imprese, al pagamento dei tributi, al diritto allo studio, di tipo catastale e territoriale in senso più ampio. I Sistemi Informativi Territoriali di province e regioni consentono l’utilizzo online dei dati territoriali, del Fascicolo Sanitario Elettronico, già realizzato in 5 regioni e province, (Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna) e in fase di sperimentazione in 7 (Piemonte, Liguria, Marche, Toscana, Veneto, Abruzzo, Campania e Basilicata). Altro obiettivo del RIIR è quello dell’istituzione di luoghi e opportunità di alfabetizzazione digitale, tramite i Punti di Accesso Assistiti e appropriati corsi di formazione e approfondimento.
Più di cinque miliardi sono stati stanziati per gli interventi 2007-2013 per l’innovazione della società dell’informazione, tra risorse regionali, nazionali e comunitarie, investendo soprattutto sulla sanità elettronica e sulla ricerca.
Particolare attenzione viene posta nei confronti della “governance”, in base alla costituzione delle cosiddette “Community networks”, a conferma del successo di queste dinamiche di cooperazione e della possibilità di dare continuità e sostenibilità alle politiche attuate. 

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