giovedì 13 giugno 2013

Sintesi della XXIV edizione del Forum PA


Il Paese alla sfida della trasparenza”. Così recitava lo slogan del Forum PA 2013, giunto alla sua XXIV edizione, svoltosi al Palazzo Congressi di Roma dal 28 al 30 maggio scorso, che non si può considerare una semplice manifestazione o una mostra sull’innovazione PA, ma un vero e proprio luogo di incontro, confronto e creazione di reti tra le istituzioni, le Amministrazioni, le aziende, le associazioni e i cittadini. La manifestazione si è articolata su sei punti cardine, destinati a tramutarsi in linee di azione e proposte concrete da offrire al Governo.
Tali tematiche possono essere così individuate e sintetizzate:
·         “Quale PA per quale Paese”: sono state affrontate problematiche attinenti alla trasparenza e alla partecipazione per creare sviluppo e crescita del Paese, ma anche la lotta alla corruzione, la Customer Satisfaction e il BES (Benessere equo e sostenibile);
·         “ICT e PA digitale”: dai Big Data, dedicati al patrimonio informativo pubblico, al CAD e alla PA senza carta. Sono state inoltre affrontate problematiche riguardanti la sicurezza e l’identità digitale, i pagamenti elettronici, il cloud computing e il public procurement, nonché le sfide della Giustizia digitale e della Scuola digitale;
·         “Le Smart City”: per costruire una definizione ampia e condivisa del concetto “vademecum” operativo sotto l’aspetto dell’efficienza  gestionale del patrimonio pubblico;
·         “Innovazione tecnologica nella sanità”: individuazione di una possibile sostenibilità del Sistema sanitario, attraverso l’innovazione (fascicolo medico sanitario elettronico);
·         “Opencoesione”: nello specifico, programmazione economica 2014-2020, come strumento di trasparenza per le politiche pubbliche;
·         “Nuove forme di democrazia in rete”: cittadinanza attiva, pari opportunità, nuove forme di comunicazione tra PA e cittadino attraverso gli strumenti offerti dai moderni social network.
Grazie al Forum PA è stato conosciuto e reso pubblico anche il programma di lavoro dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), che può rendere finalmente operativa l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana (ADI).
Il digitale è la componente che può contribuire maggiormente alla crescita del nostro Paese, ma proprio in questo settore siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. Per i prossimi cinque anni si parla di un investimento di circa 26 miliardi di euro, almeno su tre livelli progettuali, (infrastrutture, dati, sicurezza), basati su una rete a banda larga potenziata a livello nazionale e garantiti da investimenti in sicurezza e continuo monitoraggio. In breve i tre livelli progettuali possono essere così riassunti:
·         Infrastrutture: cloud computing, gestione delle infrastrutture esistenti, virtuali e fisiche e ottimizzazione della sicurezza dei sistemi di rete.
·         Dati: interoperabilità e Open Data, apertura a condivisione dei dati pubblici, applicazioni trasversali, tra cui un sistema unificato di “identità digitali” e pagamenti elettronici.
·         E-government: scuola, giustizia e sanità possono essere rivoluzionati dalla digitalizzazione, attraverso la creazione di Comunità intelligenti e Smart City, formazione e alfabetizzazione digitale, promozione dell’innovazione.
L’auspicio importante è che questa agenda sia considerata una priorità per il Paese e che possa contare su tempistiche certe e finanziamenti altrettanto definiti.
La mission del Forum PA 2013 era quella di far incontrare soggetti pubblici e privati, dando spazio a momenti di interazione alla vasta community di innovatori, elaborando così un pensiero indipendente e oggettivo che possa essere uno stimolo alle politiche di crescita economica e culturale, alla base di un progetto di futuro di lavoro,  efficacia, efficienza e trasparenza. Perché senza trasparenza non c’è fiducia e senza fiducia non c’è innovazione, né sviluppo.

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