L’Internet of Things (noto come ‘interconnessione di dati’) è un paradigma tecnologico dal potenziale applicativo sconfinato, con una varietà di tecnologie abilitanti, che può avere impatti importanti sulle attività di imprese e PA, modificando in meglio la vita di ognuno di noi.
La velocità di diffusione nei vari ambiti dipenderà, nei prossimi anni, dall’esistenza di soluzioni tecnologiche consolidate e dal bilancio tra valore dell’informazione e costo di creazione della rete di oggetti intelligenti. L’interesse per quello che è stato definito il paradigma tecnologico in base a cui, attraverso la rete internet, ogni oggetto dell’esperienza quotidiana può acquistare un’identità nel mondo digitale sta crescendo, portando ad un’accelerazione nel 2012 del 25% in più circa rispetto al 2011, soprattutto per quel che riguarda la diffusione delle soluzioni basate per lo più su tecnologie di comunicazione cellulare. Tecnologie di comunicazione diverse da questa appena menzionata registrano ancora una scarsa diffusione, anche se in alcuni ambiti specifici, in particolare quello delle Smart City, per il monitoraggio e la gestione degli elementi della città rappresentano la vera situazione sfidante.
Le applicazioni più diffuse in Italia nell’ambito Smart Car, ossia la connessione tra veicoli o tra questi e l’infrastruttura circostante, riguardano circa il 42% degli oggetti interconnessi. Si tratta soprattutto di box GPS e GPRS per la localizzazione dei veicoli e/o per la fornitura di informazioni geo-referenziali inerenti al traffico (Infomobility) su smartphone o dispositivi ad hoc.
Seguono le Smart Metering (i contatori intelligenti per la misurazione dei consumi, la corretta fatturazione e la telegestione) e lo Smart Asset Management, la gestione in remoto di asset nelle utilities, come nel settore elettrico, per la trasmissione di dati di consumo e i contatori intelligenti.
Lo Smart Home & Building, ossia la gestione automatica di impianti e dei sistemi dell’edificio per risparmio energetico e sicurezza riguarda il 9% delle soluzioni in Italia. In questo settore la novità riguarda il telemonitoraggio dei sistemi di impianti fotovoltaici.
Lo Smart Logistics, infine, occupa il 5% della gestione delle flotte aziendali per il monitoraggio dei trasporti, sfruttando la localizzazione satellitare dei mezzi.
Ad oggi, quindi, in Italia appare ancora limitata la diffusione di soluzioni che facciano ricorso a tecnologie di comunicazione diverse da quella cellulare. Vi sono però degli ambiti specifici in cui si inizia a registrare un forte interesse, soprattutto per quel che riguarda Smart City e Smart Environment, con applicazioni basate su reti wireless o su dispositivi mobili, che facilitano il coinvolgimento degli utenti. Queste tecnologie avranno un ruolo crescente con l’affermarsi proprio del paradigma Internet of Things.
Una nuova rete di comunicazione si verrà a creare nei prossimi anni, soprattutto per consentire la diffusione delle informazioni nelle principali aree urbane e delle Smart City. Se opportunamente costruita e condivisa, questa rete potrebbe essere usata per raccogliere informazioni da numerosi altri oggetti intelligenti delle città, contribuendo a formare la cosiddetta Smart Urban Infrastructure.
Per quanto riguarda il ruolo possibile della PA in questo grande nuovo paradigma tecnologico si può dire che i limiti che la scarsità di risorse impone per il coinvolgimento in totus delle Amministrazioni, soprattutto al ruolo di committente nei grandi progetti, dove la PA può intervenire in posizione di partnership o promozione.
Diversa la situazione nei progetti più piccoli, di tipo urbano, in cui ‘l’impiantistica’ preesistente, una volta resa intelligente, può consentire anche il recupero di spese in bilancio. Il vero limite, però in questo caso di oggettiva difficoltà, è la conseguente scarsità di partecipazione e intervento proprio nei progetti che comportano maggiore impatto nel miglioramento della qualità della vita, della città e dei cittadini.
http://www.infooggi.it/articolo/il-potenziale-dei-dati-interconnessi-per-la-crescita-delle-imprese-e-della-pa/50221/
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