“Il Paese
alla sfida della trasparenza”. Così recitava lo slogan del Forum PA 2013,
giunto alla sua XXIV edizione, svoltosi al Palazzo Congressi di Roma dal 28 al
30 maggio scorso, che non si può considerare una semplice manifestazione o una
mostra sull’innovazione PA, ma un vero e proprio luogo di incontro, confronto e
creazione di reti tra le istituzioni, le Amministrazioni, le aziende, le
associazioni e i cittadini. La manifestazione si è articolata su sei punti
cardine, destinati a tramutarsi in linee di azione e proposte concrete da
offrire al Governo.
Tali tematiche possono essere così individuate e
sintetizzate:
·
“Quale PA per quale Paese”: sono state
affrontate problematiche attinenti alla trasparenza e alla partecipazione per
creare sviluppo e crescita del Paese, ma anche la lotta alla corruzione, la
Customer Satisfaction e il BES (Benessere equo e sostenibile);
·
“ICT e PA digitale”: dai Big Data, dedicati al
patrimonio informativo pubblico, al CAD e alla PA senza carta. Sono state
inoltre affrontate problematiche riguardanti la sicurezza e l’identità
digitale, i pagamenti elettronici, il cloud computing e il public procurement,
nonché le sfide della Giustizia digitale e della Scuola digitale;
·
“Le Smart City”: per costruire una definizione
ampia e condivisa del concetto “vademecum” operativo sotto l’aspetto
dell’efficienza gestionale del
patrimonio pubblico;
·
“Innovazione tecnologica nella sanità”:
individuazione di una possibile sostenibilità del Sistema sanitario, attraverso
l’innovazione (fascicolo medico sanitario elettronico);
·
“Opencoesione”: nello specifico, programmazione
economica 2014-2020, come strumento di trasparenza per le politiche pubbliche;
·
“Nuove forme di democrazia in rete”:
cittadinanza attiva, pari opportunità, nuove forme di comunicazione tra PA e
cittadino attraverso gli strumenti offerti dai moderni social network.
Grazie al Forum PA è stato conosciuto e reso
pubblico anche il programma di lavoro dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID),
che può rendere finalmente operativa l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana
(ADI).
Il digitale è la componente che può contribuire
maggiormente alla crescita del nostro Paese, ma proprio in questo settore siamo
molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. Per i prossimi cinque anni si
parla di un investimento di circa 26 miliardi di euro, almeno su tre livelli
progettuali, (infrastrutture, dati, sicurezza), basati su una rete a banda
larga potenziata a livello nazionale e garantiti da investimenti in sicurezza e
continuo monitoraggio. In breve i tre livelli progettuali possono essere così
riassunti:
·
Infrastrutture: cloud computing, gestione delle
infrastrutture esistenti, virtuali e fisiche e ottimizzazione della sicurezza
dei sistemi di rete.
·
Dati: interoperabilità e Open Data, apertura a
condivisione dei dati pubblici, applicazioni trasversali, tra cui un sistema
unificato di “identità digitali” e pagamenti elettronici.
·
E-government: scuola, giustizia e sanità possono
essere rivoluzionati dalla digitalizzazione, attraverso la creazione di
Comunità intelligenti e Smart City, formazione e alfabetizzazione digitale,
promozione dell’innovazione.
L’auspicio importante è che questa agenda sia
considerata una priorità per il Paese e che possa contare su tempistiche certe
e finanziamenti altrettanto definiti.
La mission del Forum PA 2013 era quella di far
incontrare soggetti pubblici e privati, dando spazio a momenti di interazione
alla vasta community di innovatori, elaborando così un pensiero indipendente e
oggettivo che possa essere uno stimolo alle politiche di crescita economica e
culturale, alla base di un progetto di futuro di lavoro, efficacia, efficienza e trasparenza. Perché senza trasparenza non c’è fiducia e
senza fiducia non c’è innovazione, né sviluppo.
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