Si è svolto il 03 aprile 2014, presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna il business workshop dal titolo “Con i dati tra le nuvole”, appuntamento conclusivo del ciclo di incontri organizzati dalla Provincia di Bologna nell’ambito del progetto europeo Logical.
Di seguito un breve report discorsivo sui contenuti esposti dai relatori.
I lavori sono stati aperti dall’Assessore alle attività produttive e turismo della Provincia di Bologna, Graziano Prantoni. Nel suo intervento ha sottolineato l’interesse e l’importanza del progetto Logical che, in un momento economicamente difficile come quello attuale, si rivolge alle piccole e medie imprese per migliorare, ottimizzare e rendere più sostenibili i trasporti, sia di merci che di persone, poiché spesso, ha sottolineato, gli imprenditori sottovalutano i costi e l’importanza della logistica.
Subito dopo l’intervento di Tommaso Simeoni, rappresentante della Regione Emilia Romagna, ha riassunto e illustrato le strategie regionali per lo sviluppo di una logistica innovativa e sostenibile.
Suddividendo il settore trasporti nei comparti merci e passeggeri, Simeoni ha esposto gli interventi attuati grazie alla legge regionale 15/09 nata per incentivare i trasporti di merci su ferro e diminuire quelli su gomma, con grande risparmio energetico ed economico oltre a una sensibile riduzione dell’inquinamento.
Sul fronte passeggeri, invece, la Regione ha messo in atto una strategia che mira a ottimizzare gli spostamenti attraverso la pianificazione del viaggio con un sistema informatico che si appoggia a Google Transit e grazie alla creazione della tessera “mi muovo” che integra i servizi di trasporto locali di tutte le province della regione.
Marino Cavallo, referente per la Provincia di Bologna del progetto, ha presentato l’intero impianto di LOGICAL focalizzando l’attenzione sul tema sociologico che sottostà a tutto il progetto: la necessità di spingere persone e imprenditori a cambiare atteggiamenti e mentalità nei confronti del problema logistico. Fare passare l’idea del car sharing, fra i singoli, così come la condivisione dei servizi di spostamento merci, fra le imprese, è di fondamentale importanza per risolvere molti problemi economici ed energetici del paese è la base su cui poggiano le ricerche sviluppate con il progetto Logical.
Gli effetti di una ottimizzazione dei trasporti saranno positivi da tre punti di vista, ha sottolineato Cavallo, da quello ambientale, economico ma anche della sicurezza (meno mezzi, meno incidenti).
Partendo da questo presupposto, il cloud computing, la condivisione cioè di tecnologie e piattaforme digitali sulle quali scambiare dati relativi alla logistica per ottimizzare l’impiego dei mezzi, resta la soluzione ottimale.
A testimoniare come il Cloud Computing possa migliorare la logistica di piccole e medie imprese, l’intervento di Giuseppe Dall’Asta, ha presentato la piattaforma Cloud di Logical illustrando i punti di forza dell’utilizzo di una simile tecnologia e gli ostacoli che si trovano nel promuoverne l’utilizzo.
Infine alcuni casi di studio sono stati portati da Manuel Iori, rappresentante dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e da Lucia Mazzoni della rete ASTER (v presentazioni allegate).
Per concludere i lavori Cristina Gironimi della Provincia di Bologna, ha illustrato i dati di alcune indagini relative all’uso delle tecnologie avanzate nelle aziende del nostro paese che hanno mostrato un calo dell’uso delle ICT ma una crescita degli investimenti nel Cloud e quindi della maggior coscienza delle imprese rispetto alla necessità di una innovazione tecnologica nella direzione dell’ottimizzazione dei costi e degli sprechi.
Gabriele Manella, docente del dipartimento di Sociologia e diritto dell’Economia, ha infine chiuso il seminario rispondendo alla domanda se l’informatizzazione possa essere una via per la logistica sostenibile. La risposta è naturalmente positiva anche se c’è ancora molta strada da fare. Pur osservando il fatto che il 15% del costo di un prodotto sta nella logistica, che il trasporto su strada è ancora dominante, che gran parte delle piccole e medie imprese (che producono il 90% del PIL italiano) non ha un’organizzazione logistica interna e non condivide il servizio logistico con altre, oggi esistono i presupposti per lavorare in una direzione di sostenibilità avvicinando gli imprenditori all’idea che la sostenibilità conviene.
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