Internet costituisce uno strumento potentissimo attraverso il quale riprodurre e diffondere informazioni. Ma l’elemento più rilevante concerne la sua essenza di rete, ossia l’interazione. Grazie all’avvento del Web 2.0 è emersa un’ampia gamma di tool, ricadenti nel concetto di “social media” che, a differenza dei media tradizionali, a costi relativamente contenuti permettono a chiunque di pubblicare, avere accesso e condividere una notevole mole di informazioni. Il superamento del Web 1.0 è frutto dell’evoluzione nell’uso di Internet, non più mero canale attraverso cui accedere a contenuti, ma anche e soprattutto contesto relazionale, in cui si scambiano pareri, si condividono e si formano opinioni. In altre parole, grazie al Web 2.0 si realizza un abbattimento delle barriere comunicative e si asseconda la partecipazione degli utenti al processo comunitario di sviluppo della conoscenza, pervenendo ad un’intelligenza collettiva nell’ambito di un contesto interattivo.Esistono molteplici forme di social media, ciascuna ha un diverso impatto sulla condivisione della conoscenza, anche se tutte si basano sul ruolo dell’ambiente digitale come ambito di conoscenza originale e di potenziale emersione di quella connettiva. Il nostro articolo si inserisce in questo filone di ricerca, con l’obiettivo di cogliere il significato degli strumenti di Web 2.0 nell’esplorazione della conoscenza emergente dall’ambiente digitale. Relativamente al costrutto “conoscenza”, ne accogliamo una definizione ampia, andando al di là di concetti quali inferenza razionale, know-what, know-how, per includere percezione, interpretazione, giudizi di valore, moralità, emozioni e sentimenti. Alla luce di questa prospettiva, è utile richiamare il concetto di 'ba nonakiano' quale spazio condiviso in cui le relazioni e la conoscenza derivano da comuni esperienze dirette e indirette. In tale ottica il Web 2.0 può costituire un potente attivatore di nuova conoscenza, cruciale per il successo dell’impresa.
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