INTERVISTA A ANNARITA FAGGIONI
REALTA’ : IL PIACERE DI SCRIVERE
RUOLO: WRITER/BLOGGER
Il libro e dunque la trasmissione della conoscenza su supporto cartaceo è stata indiscutibile per secoli. Cosa accade quando tecnologie, linguaggi, modalità di creazione e di trasmissione cambiano così rapidamente e in profondità? Emergeranno forme di produzione e comunicazione della conoscenza e delle emozioni del tutto nuove grazie a questi fattori?
Succederà quanto è accaduto quando si è passati dal rotolo al libro come oggi lo intendiamo, oppure da quando si passò dalla “scrittura a mano” alla stampa a caratteri mobili. Scetticismo, qualche nostalgico, aspre discussioni, ma alla fine si valuteranno i contenuti e ci si abituerà al nuovo strumento con naturalezza.
Gli strumenti migliorano le capacità dell'Uomo senza che questi se ne accorga: le conoscenze e i sentimenti restano gli stessi, ma saranno semplicemente veicolati diversamente. Tutto qui, con buona pace dei detrattori.
Quali forme assume la trasmissione della conoscenza grazie agli strumenti (blog, forum di discussione, e-book) che ci ha fornito la rivoluzione digitale negli ultimi 20 anni?
In principio era l'audiolibro, usato soprattutto per i bambini: si imparava a leggere e somigliava vagamente alla voce della mamma che leggeva la fiaba. Ora non siamo semplici ascoltatori e passivi fruitori, ma protagonisti.
La conoscenza non è più il passaggio da una persona all'altra, ma un interscambio che arricchisce entrambe le parti, qualsiasi forma si preferisca. Si cresce parlandone.
Alcuni sostengono che l’e-book possa essere pensato come propulsore della quarta rivoluzione dopo il passaggio dall’oralità alla scrittura, dal rotolo all’impaginato, dal manoscritto alla stampa. Dunque, dal libro al computer. Che cosa ha di diverso, e/o di simile, questa quarta rivoluzione rispetto alle altre dal punto di vista storico e culturale?
Di simile ha sicuramente l'atteggiamento di chi scopre ora questa novità, anche se, più che di “propulsore”, parlerei di “strumento nuovo”, perché sono le persone a essere propulsori di conoscenza.
Diversi i contesti e gli ambiti di applicazione: in tanti oggi possono creare un e-book, mentre in passato sicuramente era più difficile poter pubblicare. L'oggetto “libro” è stato così svalutato, perché svilito nei contenuti (e non per la scusa del cambiamento di formato). Dal punto di vista culturale, sicuramente una rivoluzione, da affrontare con coraggio e flessibilità.
Partendo dall’esperienza del blog ‘Il piacere di scrivere’ , credi che l’e-book sia il futuro del libro e che “soppianterà” il testo scritto su carta cui siamo abituati? Quali saranno le conseguenze culturali di questo passaggio?
Diversamente dai passaggi precedenti, dove i passaggi sono stati più veloci (anche se ci sono stati periodi di transizione rotolo-libro e manoscritto-stampa), qui la convivenza sarà sicuramente più lunga. Dubito che ci sarà un tempo in cui il cartaceo sarà totalmente soppiantato, sicuramente i suoi usi diminuiranno. Le conseguenze culturali sono dettate dalla praticità: se l'e-book aumenterà di diffusione, allora si preferirà quel formato per i propri contenuti e si comincerà a pensare a un contenuto più internazionale possibile (perché, potenzialmente, anche all'estero possono leggerci), ma magari si conserverà un cartaceo come prova materiale.
Blog che si occupa delle dinamiche di gestione della conoscenza, legate ai nuovi scenari tecnologici (ICT). In particolare, gli argomenti trattati sono: innovazione della PA, innovazione dei processi didattici e di apprendimento, gestione della conoscenza aziendale, document management, knowledge management, information sharing.
martedì 13 gennaio 2015
Dossier 'L'albero di Lullo' - VIII parte - 'Nuove metodologie di trasmissione della conoscenza'
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento